lunedì 23 aprile 2012

23 Aprile: San Giorgio

Ammetto che fino a poco tempo fa non ne sapevo molto, poi ho letto per caso su una rivista scout "Tracce Scout" un articolo sul suo conto e mi è venuta voglia di condividere ciò che c'era scritto.

Leggenda vuole che in Libia, nella città di Selem, vi fosse un enorme stagno in cui si nascondeva un drago che uccideva con il fiato tutte le persone che incontrava. All'inizio gli abitanti gli offrivano due pecore al giorno per tenerlo a bada ma poi furono costretti a offrire una pecora (iniziavano a scarseggiare) e un giovane estratto a sorte, ogni giorno.
Il giorno in cui fu estratta Silene, la sua giovane figlia, il re offrì il suo patrimonio e metà del regno in cambio della vita della ragazza ma la popolazione insorse in quanto avevano già visto morire tanti loro giovani.
Alla fine il re cedette e la figlia si avviò allo stagno per essere offerta.
In quel momento passava di lì il giovane cavaliere Giorgio, che promise alla principessa che sarebbe intervenuto in suo soccorso. Appena il drago uscì dal lago tra fuoco e fumo che uscivano dalle sue narici, Giorgio lo trafisse coraggiosamente con la sua lancia facendolo cadere a terra.
Poi disse a Silene di avvolgere la sua cintura attorno al collo del drago il quale la seguì docile come un cagnolino. 
Non appena arrivò in città, gli abitanti erano terrorizzati ma Giorgio disse loro di non preoccuparsi poichè "Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il battesimo e io ucciderò il drago".
Allora tutta la popolazione, compreso il re, si convertirono e il cavaliere uccise il drago e lo fece portare fuori dalla città.

Questo personaggio ha origini misteriose, le uniche notizie che si hanno affermano che fosse originario della Cappadocia (odierna Turchia), i genitori lo educarono alla religione cristiana finchè iniziò il servizio militare. Andò in Palestina e si arruolò nell'esercito di Diocleziano fino a diventarne guardia del corpo.
Il martirio di Giorgio pare avvenne proprio sotto Diocleziano. Dopo aver donato tutto ai poveri Giorgio si confessa cristiano e da quel momento inizia il suo martirio. Tutto ciò all'incirca intorno al 303.

Giorgio significa (dal greco) colui che lavora la terra e proprio il 23 aprile viene ricordato dalla Chiesa Cattolica che lo considera patrono di Arcieri, Cavalieri, Soldati ma soprattutto Scout.
San Giorgio è simbolo del bene che sconfigge il male, per questo è considerato protettore degli Scout.
Anche nelle associazioni scout non confessionali (ad es il CNGEI) il giorno di San Giorgio viene sempre festeggiato.

"Forse la funzione storica di questi santi avvolti nella leggenda è di ricordare al mondo una sola idea, molto semplice ma fondamentale, il bene a lungo andare vince sempre sul male e la persona saggia, nelle scelte fondamentali della vita, non si lascia ingannare dalle apparenze".
(Enrico Pepe, "Martiri e Santi del Calendario Romano")

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